Molti anni sono passati da quando piccola trascorrevo il mio tempo ad esplorare, in un magnifica avventura, il mondo intorno a me. Affascinata da quel meraviglioso mondo che era la natura in tutta la sua manifestazione che mille domande, mille perché, mille curiosità mi suscitava. La pioggia come il vento, le nuvole come il fuoco del falò, il sapore di un fico maturo piuttosto che i disegni sulle ali delle farfalle, il ronzio delle vespe e dei calabroni, il fruscio delle formiche nell'erba cariche dei loro pesanti chicchi di avena selvatica, la voce delle persone e le loro forme diverse. Poi nelle sere d'estate, sdraiata sui prati ad esplorare la profondità dell'universo con quella sensazione di essere appesa al pianeta pronta a scivolare nel buio dell'infinito nella via lattea tra le stelle così tante e così luminose.

Il perché della vita e la curiosità di sapere chi aveva fatto tutto e che cosa permetteva che tutto ciò funzionasse con quella vibrazione di melodica perfezione che risuonava in me in quel senso di pienezza di vita.

Il mio corpo e tutto ciò che potevo vedere erano l'uno parte dell'altro, tutto era così ovviamente reale, io e l'infinito eravamo senza confini parte di una sola realtà anche se non sapevo quale che fosse e che nemmeno mi avrebbe detto che sarei stata, che avrei fatto;

un'incognita dietro di me: da dove venivamo? un'incognita davanti a me: dove saremmo andati? dove avrei dovuto andare?

Molti anni sono passati da quando, nei primi anni di scuola, parte di una poesia diventò il mio ritornello ricorrente che ancora risuona in me, ne ricordavo solo gli ultimi due versi e l'ultimo in particolare era diventato il fulcro dei miei pensieri. L'ho cercata per tutta la vita: non ricordavo nemmeno di chi fosse, quando solo pochi anni fa, in un momento in cui il mio ritornello stava risuonando con un punto di domanda, la ritrovai.

Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi

non avrò vissuto invano

Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena

o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido

non avrò vissuto invano.

Emily Dickinson

Il ritrovarla non ha tolto il punto di domanda: non saprò mai se avrò vissuto invano, ma ho scoperto che i versi che non ricordavo erano sempre stati il binario del mio intento di vita dal quale a volte credo di aver deragliato.

Parallelamente ad una vita secolarizzata fatta di normalità, di famiglia e lavoro, ho vissuto una vita fatta di ricerca interiore e del mondo dello spirito e dell'imponderabile. Ho percorso infinite vie, toccato tanti anfratti, sperimentato ed esplorato, lasciato andare e trattenuto tutto ciò che potevano essere mattoncini per la mia costruzione.

Ringrazio e provo gratitudine per tutto ciò che ho toccato nel bene e nel male e per tutte le persone incontrate, perché è di tutto ciò che oggi sono fatta ed è ciò che mantiene viva in me quella vibrazione di senso di perfezione e pienezza che mi fa sentire un tutt'uno con il creato e l'increato.

Delle cose toccate di tutte le discipline ne ho trattenute alcune che più di altre hanno contribuito a rispondere alle mia domande e a convalidare quelle che sono state le mie inconsapevoli certezze e verità e ad esse ho dedicato il mio tempo negli anni organizzando gruppi di lavoro con operatori in esse specializzati. Ho perfezionato la mia formazione come Master Reiki e Allineatrice ed oggi sono allieva dell'insegnamento delle Terapie Essene Egizie.

Di tutto questo, REIKI del Maestro Mikao Usui è stata la prima disciplina a cui mi sono dedicata con costanza: è stata la prima che mi ha svelato molti segreti della vita, poi mi si è palesato il magico mondo delle Costellazioni Familiari dello psicologo Bert Hellinger seguite poco dopo dalle Terapie Essene Egizie di Daniel Meurios e da ultimo l'Allineamento Divino di Anne Hübner.

È a voi che mi leggete che ora le presento con il supporto di professionisti specializzati attraverso questo sito, parlandovene nella maniera più fedele possibile a quello che è l'insegnamento originario ricevuto.

Sono anche altre le discipline naturali indubbiamente utili a concorrere al nostro benessere globale ma queste, come Terapie Spirituali le trovo altamente idonee allo sviluppo di crescita interiore e spirituale nel connubio di armonizzazione corpo spirito, se non vogliamo includere anche la forza guaritrice della preghiera.

Sono quattro discipline che a mio avviso pur avendo una piena validità terapeutica singolarmente, si integrano affinando il risultato l'una dell'altra e ne possono costituire il reciproco ampliamento in risonanza di guarigione.

Valeriana Mellano