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Tutta la storia dell'Umanità è percorsa dalla ricerca, più o meno consapevole, di soluzioni - o quanto meno di rimedi - agli stati di malessere fisico, psichico e spirituale dei suoi componenti. Soluzioni che essa ha cercato oltre che in metodi basati sulla medicina tradizionale anche in metodologie di controllo dell'Energia “vitale” usata in modo da innescare e mantenere nell'organismo un processo di “autoguarigione”. I Tibetani,per esempio, già migliaia di anni fa, ricorrevano a queste tecniche così come in India e, sia pure in modo diverso in Cina, Giappone, Egitto, Grecia, nonché in America nelle tradizioni sciamaniche degli Indiani, nei popoli Indios, fino alla nostra cultura occidentale che ci riferisce di ciò che Gesù di Nazareth disse ai suoi discepoli: “metterete le mani sopra agli infermi ed essi staranno bene” (Mc 16/18).

Nulla di inconsueto, d'altronde è spontaneo nell'uomo porre le sue mani ove sente dolore alla ricerca di un po' di sollievo ed i bambini non si quietano forse un po' quando mamma mette una sua mano sulla loro bua? Gli studiosi moderni della materia, hanno talvolta frainteso il senso originario di questa conoscenza tramandata dalle antichità, anche perché essa era stata protetta da linguaggi simbolici e criptici al fine di preservarla dal rischio di manipolazioni e da un uso improprio.

Anche la conoscenza del REIKI andò così perduta, fino a quando, alla fine del diciannovesimo secolo, in Giappone, il dottor Mikao Usui insegnante in una scuola cristiana a Kioto ne riscoprì la chiave in scritti datati 2500 anni prima.

Che cos'è Reiki?

Nella pratica è una tecnica basata sulla trasmissione dell'energia attraverso l'imposizione delle mani mentre nella sua etimologia è un temine composto di due parole: REI e KI, dove REI sta ad indicare l'energia cosmica, quella energia che è alla base di tutto il creato e KI indica l'energia che permea ogni essere vivente, ovvero l'energia “personale”.

Il primo più importante e conseguente effetto dell'applicazione di questo metodo è quindi la riarmonizzazione dell'energia individuale con quella universale, per cui riportando in equilibrio queste due energie è possibile avviare progressivamente nell'organismo un processo globale di “autoguarigione” naturale, peraltro insito nella natura dell'uomo e degli animali ma sopito specie nell'uomo.

La efficacia del Reiki sta nel fatto che nella sua applicazione l'individuo è riportato vicino all'ordine originario e collegato quindi all'armonia dell'Universo e che penetrandolo fino alla sua cellula più remota ne stimola il percorso verso l'integrità ed il benessere. Gli effetti immediati sono infatti l'induzione di uno stato di profondo rilassamento, l'eliminazione delle tossine attraverso la diuresi, l'alleggerimento dei dolori, la rigenerazione dei tessuti e, nel tempo, il sistema endocrino, linfatico,circolatorio, urinario e digerente saranno riattivati e fortificati e il sistema immunitario sarà rafforzato. Nel processo di armonizzazione dell'energia, energie stagnanti (KI) vengono sollecitate ed in questa sorta di “sblocco” può affiorare ad una maggiore consapevolezza nuovamente ciò che aveva creato in origine il blocco ossia paura, rabbia, sofferenza nonché malesseri fisici, per scomparire successivamente talvolta definitivamente ovvero quando la nuova energia avrà sostituito tutto ciò con una nuova forza, apportando gioia serenità e maggiore lucidità.

Indubbiamente l'effetto immediato si riscontra sul piano fisico ma REIKI, come suddetto, è la congiunzione tra l'energia individuale “KI” con quella dell'Universo “REI” ne consegue perciò che nel suo passaggio lavorando sulla totalità dell'Uomo va a stimolare anche la sua presa di coscienza per cui diventa anche uno strumento di crescita psichica e spirituale e potenzialmente anche di grande cambiamento. L'energia Reiki non agisce solo sulle cellule ma anche e soprattutto sui centri energetici: i CHAKRA (centri di energia) i quali non solo presiedono agli organi connessi, ma sono anche la sede dei nostri stati di coscienza. Portando i Chakra ad una vibrazione maggiore la nostra coscienza si sposta dal materiale allo spirituale e questo ci permette di crescere verso una diversa visione dell'esistenza, di noi stessi, degli altri, del pianeta e dell'universo senza nulla togliere al quotidiano, anzi si acquisisce una visione più aperta, più sciolta, in breve, si può avere la possibilità di vivere con un po' più di AMORE.

La tradizione originaria del metodo Reiki prevede un insegnamento in due gradi uno successivo all'altro ed un terzo grado che forma il “maestro”. Durante il seminario di primo grado agli allievi viene insegnato come canalizzare e usare l'energia universale per cui saranno in grado di usufruire dell'energia Reiki per se stessi e per gli altri. Al secondo grado viene insegnato come gestire meglio il flusso dell'energia, come lavorare sull'aspetto mentale e come usare Reiki a distanza con la conoscenza di tre chiavi energetiche.

Reiki è ciò che è per ognuno che ne fa esperienza. Né particolari capacità né conoscenze particolari servono per comprendere ciò che è: serve solo il desiderio umile e rispettoso di riscoprire un modo naturale di vivere in armonia con lo stato dell'ordine originario; è in fondo la porta di ingresso sul nostro mondo personale, nella ricerca dell'equilibrio naturale e del benessere.

Riportando nel giusto equilibrio l'energia individuale con quella universale è possibile riavviare progressivamente al nostro interno un processo globale di "auto guarigione naturale":

Reiki prende in considerazione la totalità del nostro essere: agisce a livello fisico, energetico, emozionale, mentale e spirituale; essendo una armonica energia d'amore, non è dunque solo “curativo” ma soprattutto preventivo.


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